La cartomanzia è un’arte divinatoria che, tramite carte e tarocchi, predice il futuro di una persona o la sua vita precedente. La storia della cartomanzia origina secoli addietro, nell’epoca buia dell’umanità: il Medioevo.
La nascita della cartomanzia
Il Medioevo è famoso per la sua repressione sociale e la caccia alle streghe nel tentativo di consacrare il cristianesimo come unica e sola religione al mondo. La verità è che qualsiasi futile motivo diventò ragione di persecuzione per molte donne (e uomini). Sembra paradossale che in questo clima di divieti nasca la famosa arte divinatoria della cartomanzia.
In questo periodo la lettura delle carte era molto diversa da quella odierna in quanto, pur essendo illustrate, non veniva fatta alcuna interpretazione simbolica delle singole carte ma venivano scelte casualmente.
Fu la città di Magonza, nel XVI secolo, a decretare una prima specifica con il libro “Eyn loszbuch ausz der Karten gemacht” in cui si illustrava una piccola predizione al lettore tramite una carta da gioco tedesca.
Altri connubi di libri e carte si susseguirono come quello di Francesco Marcolini da Forlì, in cui si sceglieva una domanda dal libro e un paio di carte tra le 36, in base alla combinazione ci sarebbe stata una correlata risposta. Sicuramente un gioco complesso e articolato ma ancora distante dalla cartomanzia vera e propria.
Le prime carte divinatorie vennero stampate alla fine del Seicento grazie a Dorman Newman che specializzò le sue carte per le predizioni del futuro. Il pubblico prese la cosa come un gioco e per molti altri anni ancora sarebbe stato così, fino alla fine del Settecento.
La cartomanzia odierna e il suo percorso
La storia della cartomanzia sarebbe molto diversa se il famosissimo Eittella non avesse dato alle stampe le carte per tarocchi nel 1783. Fu però Mademoiselle Ledormand a renderla un’arte, grazie alla sua oratoria, capace di attrarre personaggi di spicco come la prima moglie di Napoleone.
Quando un personaggio famoso si interessa a qualcosa di nuovo, la società che gira intorno ad esso lo segue a ruota. Grazie a Josephine de Beauharnais, la cartomanzia divenne seguitissima tanto da rendere comuni le carte divinatorie anche nelle fasce più povere del popolo.
Pochi decenni dopo, a inizio Ottocento, l’esoterismo e l’occultismo si interessarono alla cartomanzia. Diversi libri vennero date alle stampe, in cui veniva spiegata l’origine egizia dei tarocchi e la loro simbologia nascosta da antichi profeti. Si diffuse la credenza che all’interno della simbologia di queste carte si racchiudesse il segreto del futuro e fu questa la spinta necessaria per acclamare la cartomanzia e studiarla come una vera e propria materia.
Oggi la chiromanzia utilizza diversi mazze di carte per le proprie predizioni, alcune molto storiche come i tarocchi di Marsiglia (le più comuni usate dai chiromanti) formate da 78 carte, le sibille italiane, le carte parigine di Lenormand, quelle zigane usate dai chiromanti tedeschi, altre ancora nate come strumenti per la telepatia come le carte Zener.
I cartomanti odierni racchiudono il senso della cartomanzia con un motto alchemico ovvero “come sopra così sotto”, spiegando il legame che c’è tra l’universo astrale e il mondo fisico.
Nulla è lasciato al caso e le carte sono un potente strumento per capire la correlazione tra l’individuo, le sue scelte e il suo futuro.